“Sei tra la folla o sei un discepolo?”
Dio ha un progetto per ognuno di noi, ne sei convinto? Anche se ti vedi debole, pensi di essere malato o sempre in attesa di qualcuno che ti guarisca, non perdere di vista il fatto che Cristo ti ha salvato perché ha un progetto per te da portare avanti.
Dobbiamo ascoltare ciò che Dio dice di noi per essere fortificati e fare la Sua volontà. Se confessi sempre di star male riceverai ciò che confessi… diventerai più debole ed impotente! Cristo cosa è venuto a fare nella tua vita? Hai ben compreso la forza che Dio ha messo dentro di te o vuoi restare sulla sedia a rotelle? Alzati e cammina perché ce la puoi fare! La Chiesa ha ricevuto la forza di Dio per camminare e compiere il Suo progetto.
Dio ha detto di noi che siamo “Suoi collaboratori”. Dio ha un progetto per la tua vita: che tu possa crescere spiritualmente. Tutta la potenza, la gloria di Cristo è dentro di noi! Puoi credere questo? La Sua forza è in te per crescere spiritualmente.
La grazia deve sempre essere accompagnata da una posizione di fede: Io credo in ciò che Dio ha messo dentro di me! Dio ti fa grazia e ti accoglie, ma non per lasciarti così come sei! E’ necessario comprenderlo altrimenti non raccoglieremo neanche il frutto della grazia che si vuole estendere alla nostra mente ed alle nostre azioni.
La crescita ci deve portare al discepolato per non essere più bambini schiavi della nostra anima, sballottati qua e là da ogni vento di dottrina. L’anima tua ti porta sempre lontano dalla presenza di Dio, ti dice il contrario di ciò che Dio dice. Lo Spirito Santo invece ti vuol fare discepolo perché tu diventi un ministro di Dio! Matteo 28:19 “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!”, Dio non ci chiede di testimoniare che Lui esiste, Dio desidera che discepoliamo le persone, se siamo stati a nostra volta discepolati. “Insegnando loro di osservare tutte le cose che Io ho comandato”, il discepolo prende piacere nel fare la volontà di Dio!
Vediamo alcune differenze tra la folla e il discepolo, per capire in che posizione ci troviamo noi:
1. Parabola del Seminatore. Matteo 13:19 “Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada” Se ti trovi tra la folla rischi di lasciare cadere il seme della Parola di Dio in mezzo alla strada, dove c’è traffico e viene calpestata. Questo accade quando non dai valore alla Parola di Dio, questo significa non comprenderla! La folla non comprende il valore delle cose del Regno di Dio… tutte le Parabole ci parlano dei valori che Dio reputa importanti. Il discepolo invece è colui che ascolta e riceve la Parola e porta un frutto. Grazie all’apertura allo Spirito Santo porta il frutto per la gloria di Dio, e produce altro seme (dentro il frutto ci sono i semi!). Se sei un discepolo sai di essere un portatore di semi, mentre produci un frutto per opera dello Spirito Santo.
2. Matteo 9:36 “Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose.” Gesù ebbe compassione della folla smarrita come pecore senza pastore. Quando una pecora non ha pastore si disperde, non sa dove andare. Non puoi dire “Il Signore è il mio Pastore!” e non riuscire a sottometterti ad una persona sulla tua vita. E’ lo stesso atteggiamento della capra indipendente che sta in alto sui monti per cercare di dominare tutto, rischiando di cadere dai dirupi, che non ascolta nessuno perché è testarda! Per diventare pecore dobbiamo seguire la voce del Maestro. Le pecore senza pastore non rendono conto a nessuno e non comprendono l’importanza di essere gregge. Non hanno sperimentato l’importanza di essere nel gregge, rimangono nella folla ma si infastidiscono anche di quella! Vogliono essere libere di fare ciò che vogliono e non sopportano i difetti degli altri. L’attitudine del discepolo (Giovanni 10:27 “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”) è quella di ascoltare la voce del Pastore. Per essere discepolo hai bisogno di un pastore, di qualcuno che ti aiuti, Dio ha messo i ministeri nella Chiesa per questo motivo. Hai bisogno di confrontarti e scontrarti con altre persone, per crescere. Il discepolo vuole avere comunione con Dio e con il Corpo di Cristo, perché nel rapporto impara a muoversi nello spirito.
3. La folla si accostava a Gesù per ricevere da Lui e poi neanche si ricordava di ringraziarlo! Giovanni 6:26,27“In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo” La folla cercava Gesù e quando lo trovarono Lui disse loro “Voi mi cercate perché siete stati saziati!”Lui sapeva che loro non stavano desiderando la Sua Parola, bensì il cibo materiale che poteva dare loro. Il Suo invito è quello di adoperarsi per il cibo che non perisce… come quando Gesù incontrò la Samaritana: Giovanni 4:34 “Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua”. La folla cerca di soddisfare i suoi bisogni, il discepolo ama fare l’opera per cui Dio lo manda! Se sei un discepolo vorrai trovarti al posto giusto, al momento giusto per ascoltare le parole dello Spirito Santo e cambiare la vita delle persone.
4. La folla non ha un’identità. Molti amano definirsi “credenti”, in maniera generica… chi è discepolo preferisce essere identificato come “Seguace di Cristo”. Tu trovi la tua identità quando ti arrendi alla sovranità di Cristo. Quando Gesù entrò a Gerusalemme la folla lo accolse come Re, ma era soltanto un’espressione dell’anima, non ne erano convinti dentro. Quando dovettero crocifiggerlo, la folla rispose di non avere altro Re che Cesare! Molti vogliono solo ricevere “Il Salvatore”, ma non “Il Signore”! Cesare rappresenta l’autorità del mondo, a cui molti non vogliono rinunciare quando ripresi. E’ lì che tanti voltano le spalle a Gesù e tornano a Cesare. Come quando il popolo di Israele si trovò davanti al Mar Rosso con gli Egiziani alle spalle… iniziò a lamentarsi ed addirittura a pentirsi di essere stati liberati dal Faraone! Riuscirono a dimenticarsi che non stavano affatto bene in Egitto, che erano schiavi e ridotti all’osso, pur di lamentarsi e non credere che Dio poteva salvarli! Il discepolo riconosce la signoria di Cristo sulla propria vita.
1 Corinzi 3:17 “Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui”. E’ Nuovo Testamento, è Parola di Dio! Il peccato guasterà la nostra vita prima o poi se non lasciamo che Lui governi su di noi! Questo tempio siamo noi. Attraverso il sacrificio di Cristo Dio ha reso la nostra vita santa, siamo stati santificati. Ci ha dato una nuova partenza. Quando nasciamo di nuovo siamo “azzerati”… tutti i nostri peccati cancellati, Dio ti ha dato la possibilità di ripartire da zero… non sporcare il tempio che ti ha dato! Quando sbagli devi essere umile, tornare indietro a chiedere perdono e di nuovo avrai una nuova partenza! Se pecchi volontariamente rendi vano il sacrificio e la grazia di Gesù. La giustificazione ti ha dato la possibilità di essere sempre santo, anche quando sbagli, se hai l’umiltà di confessare e pentirti del tuo peccato. Così permetterai a Dio di ripulirti e di rialzarti. Se Dio ci ha voluto santificare è perché ci vuole appartati per Lui, per uno scopo. Dio desidera che possiamo vivere non come carnali, in balia delle passioni e sentimenti non rinnovati, ma come discepoli che riconoscono di avere tutta la forza e le capacità per cambiare e servirLo. Dio desidera riservarci un ampio accesso nel Regno dei Cieli, questo può accadere se ti alleni a tornare sempre a Lui ogni volta che cadi, sbagli e gli volti le spalle. Chiediamoci cosa dicono i non credenti di noi? Stiamo vivendo come tutti gli altri o si vede che stiamo servendo il Dio vivente? La predicazione e la testimonianza agli altri è efficace quando la tua vita è in un continuo processo di rivoluzione e cambiamento: LA GRAZIA CI SANTIFICA… se noi collaboriamo.
Se fai parte della folla ti chiedo “Cosa vedi accanto a te?”, vedi solo altra folla, non puoi vedere l’orizzonte, la meta. Anche se Gesù è al centro di quella folla, tu non te ne rendi conto!
Il discepolo ha un orizzonte, una meta nella sua vita, quella di fare la volontà di Dio, di somigliare di più a Cristo.
Molti si trovano in una condizione di debolezza perché ancora non hanno arreso tutto a Dio! La tua scelta deve essere chiara e totale per Lui! Dio vuole essere innalzato attraverso di noi, vuol fare abitare la Sua gloria dentro di noi. Desidera ripulire il tuo tempio per farsi spazio… solo se glielo permettiamo… altrimenti il flusso del suo fiume inizierà a diminuire ed il tempio rimarrà vuoto, solo con le tue rovine.
C’è una parola profetica da parte di Dio per molti: “Io non voglio che il tempio di Dio sia ancora in rovina”.
Impara a vederti come Dio ti vede, non come tu ti senti, impara a dire di te cose belle, le promesse di Dio per te. Se ti vedi malato resti malato, se vuoi guarire devi guardare il proposito che Dio ha per te! Qual è la tua prossima meta, il tuo progetto? Non fermarti solo a cercare di soddisfare i tuoi bisogni anche legittimi! Considera il progetto che Dio ha per te, non focalizzare la tua attenzione sui problemi, questa è la strategia del diavolo. Se vuoi essere libero devi guardare a qualcosa di più alto, abbi in mente le cose di lassù!
Vuoi mettere la tua vita interamente nelle mani del Re dei Re? Vuoi rispondere “Sì”alla chiamata di Dio e guardare ogni giorno il Suo proposito per te? Crescerai nella fame di più di Lui, ti interesserai delle Sue cose, tutto il resto ti sarà sopraggiunto. Chiedi a Dio di illuminare le nostre case della Sua presenza, di trasformare le nostre attitudini… fagli spazio in te, prendi un impegno con Lui! Diventa collaboratore per il progetto che Lui ha per te!